Braccio di ferro tra Giunta e Commissione di Enna, il sindaco: «Sono sorpreso di tanta enfasi»
ENNA. In merito allo «sciopero di una settimana» annunciato dalla prima Commissione consiliare guidata dal presidente Gaetana Palermo (Mpa), interviene il sindaco Paolo Garofalo che si dice sorpreso per «come i componenti abbiano enfatizzato il comportamento dell’assessore Nasonte». Nella seduta del 28 febbraio si registrò un durissmo scontro verbale fra l’assessore Francesco Nasonte ed il consigliere Dante Ferrari. La Palermo ha stigmatizzato il comportamento di Nasonte ricordando che «più volte invitato a partecipare ai lavori dopo essere stato avvisato per tempo, ha ritenuto di non presentarsi, senza avvertire». Ma non basta: «È più grave che lo stesso assessore, nel corso di una seduta si sia congedato nel bel mezzo dei lavori, dopo un acceso quanto pretestuoso confronto verbale con il consigliere Ferrari. Ha pronunciato frasi irriguardose e irripetibili nei confronti dei componenti». Ma il presidente di commissione lamenta pure le scarse presenze di assessori e dirigenti nelle sedute.
Chiarisce il sindaco: «Appena informato della diatriba ho avuto modo di scusarmi a nome dell’intera amministrazione. Non posso però non evidenziare come, in un momento così difficile per la città si creano tensioni e contrasti che portano anche a commettere errori da tutte le parti. Certo questi comportamenti non sono giustificabili ma di sicuro sono comprensibili». Per il primo cittadino le scuse potevano bastare: «Pensavo che la vicenda fosse chiusa, come del resto abbiamo fatto noi altre volte a rapporti inversi, quando alcuni consiglieri hanno offeso con frasi e termini ingiuriosi componenti della giunta e pure il sottoscritto. In quelle circostanze non abbiamo mai cercato il conflitto istituzionale ma neppure vetrine sui giornali. Abbiamo compreso che può capitare che si superino i toni del dibattito politico». Capitolo assenze in Commissione: «Non posso che confermare quanto sia difficile partecipare a tutte le sedute a cui siamo invitati, considerato che sono molto frequenti e, di fatto, distolgono gli assessori dall’attività amministrativa quotidiana».
Il primo cittadino invita quindi il presidente del consiglio, Maurizio Bruno «a convocare una riunione dei presidenti di commissione, dove sarò presente, per calendarizzare in maniera ottimale i lavori. Ciò consentirà ai consiglieri di confrontarsi con gli assessori e a quest’ultimi di partecipare alle sedute senza penalizzare il lavoro amministrativo».
Il sindaco ritorna sullo sciopero di 7 giorni annunciato dalla prima Commissione: «A questo punto devono essere i componenti della stessa commissione a scegliere se eseguire quanto dichiarato» e quindi incrociare braccia e menti per una settimana «oppure tornare al lavoro». Garofalo non cela che preferirebbe quest’ultima soluzioni, per tenere alti i ritmi di produzione del consiglio ma anche per stemperare una protesta che si potrebbe allungare, diventando ancor più difficile da gestire. Infatti, superando lo scontro verbale tra Ferrari e Nasonte, non è da sottovalutare l’altra protesta, forse la più importante, perchè coinvolge l’amministrazione su due lati: politico e amministrativo. Non sono di certo una novità le lamentele che riguardano l’assenza di assessori e dirigenti in commissione. Ma vi è di più. Anche nelle sedute di consiglio le lagnanze sono frequenti con consiglieri che vorrebbero chiedere lumi ai dirigenti quasi sempre assenti. Insomma più organizzazione e collaborazione dentro palazzo di città è auspicabile.