Piazza Armerina, salvare gli affreschi di Borremans: l’appello corale all’assessore Sgarlata
PIAZZA ARMERINA. Un appello all’assessore regionale dei Beni culturali, Maria Rita Sgarlata, a mantenere la parola data sul salvataggio degli affreschi del Borremans.
È arrivato mercoledì mattina dalla Sala delle Luci del Palazzo di città, dove Parrocchia, Diocesi, Comune e un comitato spontaneo si sono ritrovati per un «consulto» attorno ad un «ammalato grave». «Per fissare insieme la terapia d’urto e salvargli la vita», ha detto don Antonio Scarcione, parroco della chiesa di San Giovanni, che ha fatto il punto sugli interventi in atto. «Le cause del dissesto degli affreschi, cioè le infiltrazioni d’acqua, stanno ormai per essere rimosse, si è già proceduto alla revisione del tetto, alla ristrutturazione della finestra del lato nord, al ripristino della grondaia e dei pluviali, mentre è in corso di completamento il restauro della facciata del lato sud», dice don Scarcione. Eliminate le infiltrazioni di acqua piovana, però, bisogna procedere al restauro del grande ciclo di affreschi, da alcuni definito come la «Cappella Sistina di Sicilia». Le ultime abbondanti piogge avevano provocato ulteriori danni ad un affresco nel quale viene raffigurata la visita dei pastori al Bambino Gesù. «Si sta staccando la pellicola pittorica dalla faccia del bambinello, sembra che Gesù abbia la lebbra», racconta il parroco.
«Bisogna intervenire sugli affreschi, non si può più perdere tempo, l'assessore Sgarlata si era impegnato a mettere i primi 70 mila euro per il recupero dei pannelli più danneggiati e a rischio, chiedo al sindaco di sollecitare l’assessorato», dice Francesco Galati, uno dei componenti del comitato spontaneo per il salvataggio del Borremans.
«Farò presenti queste istanze all’assessorato, se necessario chiederò anche un nuovo incontro, in modo che gli impegni presi possano essere rispettati, intanto i 5 mila euro per i primi interventi di manutenzione in atto sono confermati dalla mia amministrazione», ha sottolineato il sindaco Filippo Miroddi. «Un bene di inestimabile valore che la città deve poter spendere in termini turistici», dice il presidente del comitato di quartiere Monte, Filippo Rausa.