ENNA. L'Archivio e il tabulario dell'Abbazia San Filippo di Agira saranno inseriti nel novero dei "beni di interesse storico particolarmente importante". La notizia è arrivata con una comunicazione ufficiale della Soprintendenza Archivistica della Regione. Secondo quanto espresso dall'ufficio regionale per la tutela dei beni culturali, l'archivio della chiesa rappresenta una testimonianza della storia non solo degli ordini basiliani da cui trae origine la stessa Abbazia, quindi bene culturale di interesse religioso, ma è anche fonte archivistica documentaria di estremo valore per la storia di tutta quanto l'Isola.
Grazie ad un contributo del Ministero dei Beni culturali, la diocesi aveva già provveduto ad un attento lavoro di riordino dell'intera documentazione contenuta nell'archivio storico, effettuato dalla dottoressa Loredana Foti. Ci sono 713 volumi. L'archivio, inoltre, si compone di un Tabulario costituito da 420 pergamene.
L'intero fondo archivistico ricomprende l'arco cronologico che va dal XII al XX secolo.
Il bene, in seguito, sarà sottoposto alle disposizioni di protezione, conservazione e vigilanza da parte delle autorità competenti fino al completamento del procedimento. La chiesa sorge sui resti di quella dell'antico monastero greco, fondato, secondo la regola basiliana, fuori dall'abitato ai piedi del monte di Agira tra VII e VIII secolo. La facciata è stata realizzata tra il 1916 e il 1928, in sostituzione di quella di fine Settecento, crollata nel 1911.
La grande nicchia con San Filippo che sconfigge il demonio sovrasta sei nicchie con le statue dei protettori delle altre sei parrocchie di Agira.