ENNA. La giunta ha formulato una nuova disciplina per l'istruttoria che riguarda il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Un passaggio burocratico particolarmente ostico per i consiglieri ed è facile capire perché. Chi vota a favore di un riconoscimento si carica sulle spalle una responsabilità senza aver avuto alcuna parte nel contenzioso. Il debito nasce di norma per fare fronte a spese impreviste e imprevedibili ma tante altre volte nasce anche per l'incapacità della macchina amministrativa a gestire le normali evenienze. Ogni anno i consiglieri sono chiamati a sopperire a questi buchi di efficienza. E chi ci mette faccia e responsabilità sono i consiglieri di maggioranza. Quelli di minoranza lo hanno detto e ribadito più volte: «I debiti fuori bilancio li riconosce chi sostiene la giunta». Come dire sono affari vostri. Non è una mancanza di condivisione o una sorta di scaricabarile per chi non sostiene l'amministrazione è ormai una prassi consolidata. Tanto è vero che a parti invertite è successo per cinque anni la stessa cosa alla Provincia dove i consiglieri di centrosinistra, che stavano all'opposizione, non ne hanno mai voluto sentire di approvare debiti fuori bilancio.
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