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Enna, stipendi di agosto agli ex reddito minimo

ENNA. La rabbia degli addetti dell'ex Reddito minimo di inserimento si è fatta sentire ieri mattina in piazza Coppola davanti palazzo di città. Si sono dati appuntamento in 70 circa, su 137 avviati, per chiedere il pagamento delle indennità di luglio e di quanto si sta maturando ad agosto. E il sindaco Paolo Garofalo ha immediatamente risposto in modo positivo assicurando, con un'anticipazione, il pagamento di agosto già nella prossima settimana. Mentre per i venti giorni di luglio bisognerà attendere il piano di riparto. Fin dalle 8 di ieri mattina piazza Coppola è stata presidiata dai Vigili urbani e dalle altre forze dell'ordine ma la richiesta, più che la protesta, è stata portata al sindaco Garofalo nel modo più civile possibile. Mai c'è stato un minimo di tensione tanto è vero che numerosi addetti ex Rmi erano presenti con i figli piccoli. Alcuni hanno anche portato con sé l'intera famiglia. Il primo cittadino ha incontrato nella prima mattinata una delegazione di lavoratori ex Rmi guidata dal responsabile dei cantieri di servizio Alfio Palmisciano. I toni sono stati sempre distesi e Garofalo, confortato dall'assessore al Bilancio Vittorio Di Gangi, ha rassicurato la delegazione facendo presente che sarà il Comune ad anticipare immediatamente una mensilità, quella di agosto. Infatti è vero che la Regione ha approvato apposite norme per coprire la spesa fino al 31 dicembre ma è anche vero che fino ad oggi ai Comuni non è stato versato neppure un centesimo riguardo le indennità da trasferire ai lavoratori ex Rmi. "Le rassicurazioni del sindaco - dice Alfio Palmisciano - ci bastano. Siamo certi che l'amministrazione la prossima settimana ottempererà all'impegno preso". Parole rassicuranti che hanno fatto sciogliere in un batter d'occhio il sit-in che era stato convocato. "Come al solito - afferma il sindaco Garofalo - il Comune si deve sostituire alla Regione che non ha previsto un decreto magari di un'entità economica parziale, anche solo di un milione di euro, per gestire l'attuale momento di estremo bisogno". Infatti nel migliore dei casi questi lavoratori, distribuiti nei comuni dell'ennese e del nisseno, non percepiscono le indennità almeno dal luglio scorso. "Ho già parlato con dei colleghi sindaci che si trovano davvero in difficoltà. Noi, nelle pieghe del nostro bilancio, siamo riusciti ad individuare le somme per attivare quest'anticipazione. Altri non so se ce la faranno". E Paolo Garofalo si è già fatto interprete di questa difficoltà diffusa fra i colleghi sindaci e ieri stesso ha preso carte e penna ed ha scritto una nota al presidente della Regione Rosario Crocetta. "Ho voluto significare - conclude il primo cittadino ennese - le difficoltà incontrate dai sindaci su questo versante. Niente protesta ma è necessario che gli interventi vengano opportunamente programmati per non scaricare su altri pezzi dello Stato e della Regione le difficoltà". Bene o male questa vicenda sembra trovare una soluzione. Dai Comuni sperano che dopo l'anticipo arrivi dalla Regione una prima rimessa per poi entrare a regime ed arrivare senza grandi pensieri fino a fine anno. Poi il consueto tram tram ricomincerà con la lotta per far rientrare le somme necessarie nelle previsioni contabili della nuova finanziaria. Di certo comunque non è stata la prima volta e non sarà neppure l'ultima che l'amministrazione comunale viene chiamata ad anticipare somme di competenza della Regione.

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