ENNA. «Entro qualche giorno o al massimo alla fine della settimana la graduatoria per l'assistenza domiciliare agli anziani sarà pronta». Ne è certa l'assessore comunale alla Solidarietà Angela Marco che giustifica il ritardo con le ferie degli impiegati comunali, infatti la scadenza per la presentazione delle domande era stata fissata al 14 agosto. «In questa settimana il personale in servizio è stato poco, ma da oggi in molti rientrano e quindi sarà possibile in breve tempo stilare la graduatoria».
Quante sono le domande presentate? «Ancora un dato certo e finale non lo abbiamo perchè le istanze potevano essere inviate anche per via posta. Sappiamo comunque che sono tante e da una prima analisi sappiamo che sono state presentate domanda anche chi non aveva i requisiti. Comunque - conclude l'assessore Marco - questa settimana avremo la graduatoria pronta e quindi nei prossimi giorni potremo attivare il servizio».
Intanto i sindacati sul percorso instaurato dall'amministrazione comunale che ha seguito le direttive del Distretto D22 non ci stanno. E infatti i segretari di settore di Cgil, Cisl e Uil, Sigfrido Fadda, Enzo Canu e Filippo Manuella hanno inviato ai sindaci e agli assessori alle Politiche sociali dei comuni di Enna, Villarosa, Calascibetta, Valguarnera e Centuripe una norta di protesta. I sindacati lamentano ritardi sia nella continuità deil servizio che rispetto al bando e non risparmiano critiche al Comune di Enna.
Tra l'altro i segretari di Cgil, Cisl e Uil scrivono: «La nostra sorpresa, la profonda contrarietà e il disappunto nasce dal fatto che quello pubblicato non è altro che il bando, per l'intero distretto sociosanitario riguardante l'assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti con più di 65 anni, finanziata dai fondi del Pac dell'Unione europea». Affondano il bisturi: «In pratica l'intero distretto sociosanitario ha fatto ciò che non poteva fare: ha messo in campo, con i fondi Pac un intervento sostitutivo e non aggiuntivo rispetto a quello esistente come invece previsto dai fondi Europei».
In sintesi il giudizio: «Ha peggiorato e non migliorato, come avrebbe dovuto, il servizio esistente ed ha, inoltre, inserito una soglia economica di sbarramento , di 9 mila euro anche essa non prevista. L'amministrazione di Enna vuole prendere in giro i cittadini e gli anziani. Che esca allo scoperto e dica chiaramente che non intende fare l'assistenza domiciliare».
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