ENNA. E come al solito la domenica la città si risveglia più sporca che negli altri giorni della settimana. Ieri lo scettro dello scempio è andato alla piazza Guttuso, lo spazio antistante l'ingresso della tribuna dello stadio Gaeta. La biglietteria è completamente coperta da rifiuti di ogni genere, dai sacchetti alle cassette di cartone. Presenti sul posto anche contenitori di indumenti usati. Facendo due passi più in là c'è l'Eco punto i cui responsabili andando in ferie avevano "diligentemente" attaccato alla porta d'ingresso un cartello che comunicava la chiusura per ferie e invitava i cittadini a non lasciare sacchetti con i rifiuti. Come non detto, perchè ieri di sacchetti ce n'erano così tanti che questa mattina gli addetti dell'Eco punto per aprire la porta d'ingresso hanno dovuto rimuovere prima parte dei rifiuti. Scendendo ancora per la strada s'incrocia la via che porta alla scuola media Garibaldi dove sono posti due cassonetti della spazzatura. Tutti e due pieni zeppi con i cani randagi che nella notte hanno fatto bisboccia. Lo testimoniano alcuni sacchetti strappati con i rifiuti sparsi per strada. E non è finita perchè lungo l'intero viale Diaz tutti i cassonetti sono stracolmi e maleodoranti. Del centro cittadino meglio non ne parlare perchè coloro che lo percorrono domenica mattina lo trovano come una sala da ballo sporca perchè utilizzata la sera prima. E così la domenica rimane in attesa di essere ripulita con bicchieri di plastica, bottiglie e tovaglioli di carta lasciati a casaccio. E per finire i turisti che visitano il Sacrario di Santa Chiara appena escono dal gran portone si ritrovano ad apprezzare un magnifico spettacolo con due cassonetti della spazzatura pieni zeppi e con sacchetti posti anche fuori dagli stessi. Insomma ogni domenica mattina la storia è sempre la stessa con una città più sporca che negli altri giorni. Gli annunci strimpellati a destra e a manca non sono serviti a nulla e sembra che la situazione della raccolta dei rifiuti sia talmente stantia che neppure un miracolo può far cambiare musica. La gente continua a non capire, a fronte di una servizio tanto scadente le bollette sono sempre esose. E meno male che l'amministrazione comunale è riuscita anche ad abbassarle. Ma a fatta dei conti il risultato è assolutamente negativo: città sporca e bollette alte che finanziano non la pulizia ma grandi privilegi. Una denuncia neppure tanto originale basti ricordare quanto hanno scritto le associazioni di consumatori e quante volte in consiglio comunale i consiglieri, di maggioranza e opposizione, hanno ribadito tale situazione. Anche il sindaco Paolo Garofalo ha tante volte relazionato sul problema puntando il dito contro l'Ato rifiuti, ma alla fine nessuno riesce a cavare un ragno dal buco. Vero è che la città non ha vissuto grandi emergenze come le hanno vissute altre realtà comunali ma è anche vero che le strade cittadine continuano ad essere costantemente sporche per non parlare delle contrade che sono diventate discariche a cielo aperto. Senza dimenticare che Enna è una delle poche realtà dove il miracolo della raccolta differenziata non è possibile. Tutto questo squallore a fronte di bollette salatissime e di una contenzioso che non accenna a diminuire dove gli utenti, che si appellano alla commissione tributaria, hanno sempre ragione. Evidentemente questo vuol dire che i percorsi normativi applicati non sono stati per nulla regolari.
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