ENNA. Un fulmine colpisce il tetto della chiesa del Santissimo Crocifisso di Pergusa, mandando in fumo l’impianto elettrico e riempiendo di cenere l’intera navata centrale, altare compreso. È accaduto l’altro ieri pomeriggio, poco prima delle 17, come una delle conseguenze dell’acquazzone che si è abbattuto venerdì pomeriggio sulla città di Enna. A raccontarlo è il parroco, don Antonio Milazzo. È lui ad accoglierci ieri mattina all’interno della chiesa, per mostrare le conseguenze del fulmine. «Erano le 17,15, quando sono venuto ad aprire la chiesa». Inizia il suo racconto mentre per parlare ci fermiamo, in piedi, accanto all’altare: non è possibile sedersi, perché è tutto sporco di fumo. «Da fuori sembrava tutto normale, ma non appena ho aperto la porta sono stato investito dal fumo - entra nel vivo -. All’interno della chiesa riuscivo a vedere solo il fumo nero, tanto che ho pensato ci fosse un incendio in corso. Io però dovevo andare in sagrestia a tutti i costi, per capire cosa stava succedendo. E così, nonostante le esalazioni di monossido di carbonio, mi sono imposto di arrivarci. Raggiunta la sagrestia, ho compreso cosa era accaduto: un fulmine ha mandato in fumo la centralina della corrente elettrica, che si è incendiata». Sul posto sono giunti i ragazzi della Confraternita, dal secondo assistente Walter Cardaci al rettore della Confraternita Santo Maddalena, e il suo vice Savio Greco. Immediato anche l’intervento dei vigili del fuoco, venuti a domare le fiamme e soprattutto ad aspirare con una pompa tutto il fumo.
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