ENNA. Al blocco dell'assistenza domiciliare agli anziani che doveva prendere il via lunedì si aggiunge il taglio dei servizi collegati alle scuole. Queste sono le prime conseguenze della seduta di consiglio di mercoledì scorso che ha determinato l'inefficacia della Tasi al 2,5 per mille chiesta dall'amministrazione. Oggi primo giorno di scuola con Scuolabus ridotti. Saranno in funzione solo due pulmini con due autisti del Comune. Gli altri pulmini delle ditte private non entreranno in servizio. Lo ha comunicato ieri pomeriggio l'assessore alla Pubblica istruzione Vittorio Di Gangi. In sintesi il servizio sarà solo per gli alunni della scuola Neglia residenti nella contrada S. Caterina e Borgo Cascino oltre alle contrade limitrofe: Capodarso, Bruchito, Donna di Voglia, Torre, Ponticello, Pasciuta, Cutura, Mugavero e altre ancora. Per il rilascio degli abbonamenti scolastici «le famiglie - dice Di Gangi - dovranno pazientare qualche giorno».
L'assessore non fa sconti e sottolinea che i tagli sono dovuti alla «scellerata e sciagurata strategia ostruzionistica del Patto Per Enna e del consigliere Ferrari che insieme hanno determinato un disequilibrio di vari milioni di euro». Di Gangi lo ripete più volte: «Lo avevamo detto, io e il sindaco, che senza quelle entrate i servizi avrebbero rischiato. Adesso complessivamente dobbiamo trovare nuove risorse per far fronte a minori entrate». La contabilità però non può determinare macelleria sociale «con i più deboli a pagare. Abbiamo quindi deciso di ridurre alcuni servizi ma di garantire quelli essenziali. I servizi hanno un costo e chi ha il dovere di garantirli ha anche il dovere di indicare da dove prendere i soldi, quelli veri e non quelli tanto decantati dalle allegre compagnie da Bar e dagli improvvisati professionisti della contabilità pubblica». L'amministrazione con la manovra portata in aula aveva garantito «gli stessi servizi degli anni passati». Di Gangi adesso non fa sconti: «Chi ha determinato questo stato di cose deve assumersi la responsabilità». Intanto lo scotto c'è e segna «la mancata attivazione di servizi essenziali quali quelli legati all'istruzione». E dire che il consiglio comunale aveva approvato un regolamento che garantiva la gratuità del trasporto degli alunni della scuola primaria. «Mi dispiace soltanto - conclude Di Gangi - che oggi molti alunni non potranno usufruire si quanto programmato per tempo».
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