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"Morì subito dopo il parto", depositata la perizia a Nicosia

Escluderebbe responsabilità mediche in merito al decesso del bambino

NICOSIA. Depositata la perizia disposta dalla Procura di Nicosia per accertare le cause che hanno portato alla morte di Antonella Seminara e del bambino che portava in grembo. La perizia è stata depositata alla Procura di Enna agli inizi di settembre scorso e la signora era deceduta il 5 agosto del 2013. La perizia, redatta dal medico legale Giuseppe Ragazzi e dalla ginecologa Claudia Giuffrida, escluderebbe responsabilità mediche relativamente alla morte del bambino che si sarebbe verificata per un distacco di placenta e per la quale i sanitari non avrebbero potuto fare nulla. Invece per quanto riguarda il decesso della signora Seminara i ginecologi che la presero in carico praticando il cesareo, per tentare di salvarle la vita, avrebbero, così dicono i periti, dovuto asportarle l’utero e solo dopo trasferirla in un ospedale dotato di rianimazione, importante servizio che il territorio aspetta da 25 anni ma che al Basilotta non è ancora attivata.

Subito dopo i fatti, che si verificarono tra il 4 e il 5 agosto 2013, la Procura iscrisse nel registro degli indagati, con l’ipotesi di omicidio colposo, due ginecologi, un anestesista e due ostetriche in servizio al Basilotta, ospedale a cui la quarantenne di Gangi si era rivolta, e due responsabili del 118. La perizia, che essendo stata disposta dalla Procura è una consulenza di parte rimane un atto irripetibile all’interno dell’incidente probatorio e quindi sarà al centro di un eventuale procedimento penale. La Seminara, alla sua prima gravidanza, era arrivata al Basilotta dove era stata ricoverata per un distacco della placenta, i cui sintomi si sarebbero presentati già qualche ora prima. Presa in carico dai sanitari dell’unità operativa di ostetricia era stata sottoposta ad un cesareo anche se, così come era emerso subito e come la perizia ha confermato, per il bambino non si sarebbe potuto fare nulla. Dopo l’intervento, per precauzione, i sanitari avevano deciso il trasferimento in un ospedale dotato della rianimazione, ma l’elicottero, che era stato sollecitato attraverso i carabinieri, era arrivato dopo 3 ore. E nel frattempo per la signora Seminara era sopraggiunta la temutissima Cid, una gravissima emorragia. All’arrivo a Sciacca, unico ospedale dotato di rianimazione con un posto libero, la signora era morta.

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