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Gestione rifiuti non autorizzata a Piazza Armerina, scattano i sigilli

I forestali hanno posto sotto sequestro un’area di diverse centinaia di metri quadri. L’indagine a seguito di una segnalazione

PIAZZA ARMERINA. Sequestrata dagli agenti del Corpo Forestale l’area adiacente i capannoni della raccolta rifiuti di contrada Bellia. Gli uomini del distaccamento di via Muscarà ieri mattina si sono presentati intorno alle 10,30 ai cancelli dell’area ed hanno effettuato un lungo sopralluogo in lungo e largo, trovando diversi cumuli di rifiuti stoccati all'esterno, su un’area di diverse centinaia di metri quadri.
L’ipotesi di reato su cui lavorano gli agenti sarebbe quella di gestione di rifiuti non autorizzata. All’interno dell'area sequestrata sono stati ritrovati pneumatici, elettrodomestici, vecchi mobili, rami provenienti da potature, detriti di scarto dell’edilizia ed un rimorchio contenitore con dentro decine di materassi.

Ad effettuare la ricognizione dei luoghi il comandante del Corpo Forestale, Roberto Franchino, accompagnato da alcuni agenti e da funzionari dell’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Per ora bocche rigorosamente cucite e massimo riserbo sull’atto giudiziario. Sarebbe stato aperto un fascicolo contro ignoti e non ci sarebbero per ora persone sottoposte ad indagine. A quanto pare sarebbero stati ascoltati anche alcuni soggetti come persone informate sui fatti, e altre testimonianze potrebbero essere acquisite nelle prossime ore e nei giorni a venire. Gli investigatori, i quali vogliono avere un quadro chiaro e completo dell'intera vicenda, pare abbiano deciso di intervenire ed aprire un’indagine dopo l'arrivo ai propri uffici di un atto amministrativo con una segnalazione specifica sui luoghi. Ulteriori sviluppi potrebbero giungere tra oggi e domani.

Un’indagine che arriva in un momento molto delicato di passaggio dalla vecchia alla nuova gestione del sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, con la Srr4 Caltanissetta Provincia Sud che è da poche settimane subentrata in modo concreto all’Ato Rifiuti di Enna, attraverso il braccio operativo della Tekra, l’impresa che dal primo ottobre effettua il servizio per conto della società consortile nissena. Tekra che naturalmente è completamente estranea ad ogni fatto essendo arrivata nel cantiere piazzese solo da qualche giorno. Il sequestro, si fa notare, non riguarda immobili, macchinari e mezzi del cantiere. Quindi il servizio continuerà in modo regolare e senza alcun intoppo, con la raccolta indifferenziata dei rifiuti dai cassonetti che dovrebbe essere presto soppiantata dall’avvio della raccolta differenziata porta a porta.

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