ENNA. Non commisero alcun reato. O quantomeno, più semplicemente, il «reato non sussiste». Per questo il Tribunale di Enna ha assolto con formula piena una coppia di giovani nonni di Enna, sulla cinquantina, accusati di aver fatto sesso davanti alla nipotina di soli 3 anni. Più precisamente l'accusa, per cui la Procura aveva chiesto la condanna a 1 anno, era corruzione di minore. Ma è stata ritenuta insussistente. A chiedere la condanna era stato il Pm Francesco Rio. Ma i giudici del collegio penale, presieduti da Giuseppe Tigano, li hanno assolti.
Le motivazioni della sentenza, come sempre accade per procedimenti di tale complessità, si conosceranno non prima dei prossimi 90 giorni; eppure, dalla formulazione della sentenza, sembrerebbe aver retto la tesi dei difensori, gli avvocati Antonio Impellizzeri e Carmelo Lombardo, secondo cui questo reato si configura solo nell'eventualità in cui, chi lo commette, sia consapevole che un minore sta assistendo al rapporto e che lo stia facendo apposta.
Nulla di più differente, però, del caso in questione, perché la coppia sarebbe stata distratta, o magari negligente, ma di certo, è emerso a chiare lettere in aula, non voleva affatto quello. «Siamo soddisfatti per la sentenza, che ha riconosciuto l'innocenza dei due imputati - ha detto l'avvocato Lombardo - riconoscendo che il fatto non sussiste». È caduta dunque anche la seconda accusa, dopo che già la stessa Procura aveva riconosciuto l'insussistenza dell'ipotesi di aver «coinvolto» nei giochi erotici la piccola.
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