Il Noa, Nucleo operativo antievasione dei Vigili urbani, è ormai opertativo da mesi e sta battendo passo passo il perimetro cittadino per scovare gli evasori. È guidato dal commissario di polizia municipale Gaetano Campisi e conta al proprio interno 4 vigili urbani e un tecnico. È un nucleo che si occupa dell'accertamento mentre le multe vengono emanate dall'ufficio tributi.
Uno dei primi segmenti analizzati dell'ampio spettro dell'evasione è stato il mancato pagamento della tassa sulla pubblicità da parte dei commercianti. E infatti dopo le prime verifiche sono cominciate a piovere le prime multe. Oggi i commercianti ad agitare bollettini con le multe da pagare in mano sono centinaia. Dentro palazzo di città nessun commento ma girano voci che rispetto tale tassa ci sia stata negli anni un'evasione anche superiore all'70-80 per cento.
Perchè c'era chi non dichiarava per nulla l'insegna, e non erano in pochi, ma c'era chi ne pagava una ma ne aveva tre. Le multe sono state notificate dopo specifici sopralluoghi dei Vigili urbani attrezzati di tutto punto, macchina fotografica e rulline misuratrici. C'è poi un regolamento che determina l'applicazione dell'imposta comunale sulla pubblicità. Insomma per la procedura tutto a posto, per l'opportunità quasi. L'imposta c'è, è stata evasa e quindi va pagata. Ai commercianti invece viene davvero difficile da digerire "l'opportuna pignoleria" della sanzione.
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