CATENANUOVA. Ormai da mesi l'acqua arriva nella abitazioni dei catenanuovesi ogni quattro giorni. Delle vere e proprie apparizioni: il prezioso liquido appare come un miracolo, considerato che viene erogato per poche ore al giorno e nelle zone più alte del paese diventa un miraggio perchè fuoriesce dal rubinetto a filo di capello. AcquaEnna, la società che gestisce la distribuzione nei venti comuni della provincia Enna, di puntuale manda soltanto le bollette, che arrivano a raffica, mentre l'erogazione idrica a quanto pare è diventata facoltativa. Ma il bere non è facoltativo. Senza acqua in casa non è possibile garantire nè pulizia dell'ambiente nè quella della persona. E, in tempi di crisi, tempi in cui in tanti non possono permettersi di acquistare acqua imbottigliata, significa anche non essere messi nella condizione di bere, ossia di vivere.
«La Carta dei servizi adottata dal gestore AcquaEnna prevede al par. 3.4.1 che il gestore deve fornire un servizio continuo, regolare e senza interruzioni, salvo eventi di forza maggiore, guasti e manutenzioni necessarie. Qualora per tali motivi si dovessero verificare carenze o sospensioni del servizio idropotabile per un tempo limite superiore alle 48 ore, il gestore è tenuto ad attivare il servizio sostitutivo di emergenza mediante autobotte. Inoltre, sempre secondo detta Carta dei servizi, il gestore, in caso di crisi idrica dovuta a scarsità d'acqua e di crisi qualitativa, è tenuto a darne adeguato preavviso all'utenza e deve adottare idonee misure per assicurare l'erogazione dell'acqua".
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