A soli quindici anni sarebbe finita al centro di un giro di prostituzione, venduta di volta in volta, per una manciata di euro a vari adulti del circondario. Mancano ventiquattro ore a un verdetto atteso da due anni, destinato a scrivere la parola fine del processo su un vergognoso lenocinio maturato, secondo gli inquirenti, nel cuore di Enna. L'hanno chiamata "operazione Pandemia", perché il giro, secondo i poliziotti, tale era divenuto. Gli imputati sono la presunta sfruttatrice, la casalinga single incensurata L.B., quarantenne - lontana parente della piccola, che la chiamava "zia" - e quattro dei presunti clienti. Sono stati indicati, in alcuni casi, dalla stessa ragazzina; e in altri "incastrati" dalle intercettazioni svolte dalla Squadra Mobile. Altri 8 clienti hanno optato per il patteggiamento: pochi mesi di reclusione con la condizionale. La donna, che è difesa dall'avvocato Franco Puzzo, rischia 10 anni di reclusione, quanti ne ha chiesti il Pm della Dda di Caltanissetta al processo. Invece i clienti, se ritenuti colpevoli, rischiano da 1 anno e 4 mesi a 2 anni e 8 mesi. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI ENNA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA