Fungo di piazza Santa Sofia a Enna da abbattere, si rompono gli indugi: è diventato pericoloso
ENNA. Ad Enna quando dici Fungo il pensiero vola all'orribile costruzione di piazza Santa Sofia che contiene al proprio interno una grande vasca per il deposito di acqua. Un serbatoio costruito negli anni '60 che però non è mai entrato in funzione. Sono passati anni e amministratori, tutti via via intenzionati a buttare giù quell'obbrobrio ma nessuno ha mai messo mano a pala e piccone. Anzi c'è stato anche un assessore che negli anni '90 dentro la vasca voleva realizzare un ristorantino. Adesso Francesco Nasonte, assessore comunale ai Lavori pubblici, ha detto basta quel «pupituni va buttato giù anche perché è diventato pericoloso». Che la costruzione sia diventata un pericolo per la zona i tecnici comunali se ne sono accorti da oltre dieci anni a questa parte. E in fretta e furia tanti la misero in sicurezza. Ma non si è mai capito quanto. Poichè è stata realizzata una semplice recinzione che nel corso degli anni è stata quasi del tutto abbattuta per guadagnare posto per i parcheggi. Ma oggi il pericolo è impellente. Il prospetto viene giù lasciando a terra calcinacci veramente pericolosi e alcuni ferri della struttura sono arrugginiti e senza il cemento che li protegga. Qualcuno parla di un rischio di collasso e sulla rete le critiche si sprecano. Ma si sa le buone intenzioni si scontrano sovente con la cruda realtà e come recita un vecchio detto «tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare». Per buttare giù e smaltire i residui del fungo ci vogliono i quattrini e tanti anche. E come è noto non è che il Comune possa vantarsi di essere più Pantalone. "Abbiamo stimato - continua l'assessore - che per chiudere definitivamente, una volta per tutte, l'operazione Fungo necessitano oltre 250/300 mila euro. Abbiamo interpellato la Protezione civile della Regione che si è detta disponibile di farsi carico dell'intervento». ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI ENNA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA