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Sabato 23 Novembre 2024

Ebola, è stazionario il medico di Emergency contagiato

ROMA. E' stazionario ma ancora in prognosi riservata il medico di Emergency ricoverato allo Spallanzani. Persistono i disturbi gastrointestinali, la febbre elevata, la profonda spossatezza e l'esantema cutaneo diffuso. E' autosufficiente, risponde a tono alle domande poste e riesce a camminare autonomamente nella stanza. Il medico di Emergency ricoverato allo Spallazani di Roma "ha ben tollerato il terzo trattamento sperimentale, cioè il farmaco che agisce sulla risposta immunitaria" e nel pomeriggio gli verrà somministrato un ulteriore trattamento con plasma di convalescente, arrivato questa volta dalla Germania. Lo il bollettino medico.
Dal pomeriggio di venerdì il medico «ha avuto un progressivo peggioramento. Ha iniziato ad avere disturbi gastrointestinali importanti (nausea, vomito e diarrea)». Lo affermano i medici nel bollettino medico. Il paziente ha iniziato il terzo trattamento sperimentale. Il trattamento è stato finora basato su un farmaco antivirale, sul plasma di convalescente ed è stato aggiunto oggi un farmaco che agisce sulla risposta immunitaria. Un peggioramento improvviso dunque se fino a qualche giorno fa, i medici dell'ospedale Spallanzani di Roma, dove il medico siciliano è ricoverato, affermavano: 'Sono migliorate le condizioni e riferisce di sentirsi meglio - scrivevano -. La temperatura corporea è attualmente inferiore ai 38 gradi e al momento i parametri vitali sono nella norma. Il paziente è vigile e collaborante''. Il  medico ha cinquant’anni ed è un immunologo originario della Sicilia: nato a Catania, è ennese di adozione, dove vive con la famiglia. E' stato contagiato in Sierra Leone, dove si era trasferito per lavorare in un ospedale di Emergency, a Lakka, dove si assistono i malati di Ebola. Dopo aver scoperto il contagio del virus, l'uomo, assistito da un team di medici, è stato trasportato all'ospedale Spallanzani di Roma, con un veivolo dell'Aeronautica, in una barella chiusa impiegata per il trasporto via aerea di persone colpite da patologie infettive contagiose.
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