PIAZZA ARMERINA. Salvo l’ufficio del Giudice di Pace della città dei mosaici, con l’accorpamento alla sede piazzese degli uffici di Aidone e Valguarnera. Un decreto del Ministero della Giustizia in corso di pubblicazione da il via libera a quella che di fatto diventa una gestione consorziata dell’ufficio giudiziario, nella quale tutte le spese organizzative, del personale e logistiche saranno a carico delle casse dei tre comuni, mentre l’unico onere a carico dello Stato sarà lo stipendio del magistrato onorario. A dare notizia al sindaco Filippo Miroddi della novità, che consente alla città di poter mantenere l’unico ufficio giudiziario esistente, il cancelliere in pensione Basilio Fioriglio, a lungo responsabile dell’ufficio di Cancelleria del Giudice di Pace armerino, incaricato a titolo gratuito dall’amministrazione comunale di istruire e dirigere l’attività del personale amministrativo idoneo a consentire l’erogazione dei servizi. “Non è superfluo ricordare che finalmente con una seria politica amministrativa questa città inverte la tendenza ad essere spogliata di servizi ed oggi con questo atto amplia la competenza territoriale, con conseguenti evidenti benefici di immagine e socio-economici”, sottolinea Fioriglio. «Importantissimo essere riusciti a salvaguardare l’esistenza dell’ufficio, evitando la soppressione», dice il sindaco Filippo Miroddi. Ad accogliere con soddisfazione l’accorpamento degli uffici anche il sindaco di Valguarnera Sebastiano Leanza. ALTRE NOTIZIE NELL'EDIZIONE DI ENNA DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA