ENNA. C'è l'ipotesi di una maxitruffa su scala nazionale ai danni delle compagnie di assicurazioni dietro il clamoroso furto con scasso alla Motorizzazione di Enna, dove la notte del 31 maggio scorso sono stati rubati 14 mila libretti di circolazione delle auto. La truffa riguarderebbe certificati di residenza falsi in zone dove il premio delle assicurazioni costa di meno, come l'Emilia Romagna, per stipulare contratti a basso costo ad automobilisti che in realtà risiedevano in altri posti; e falsi incidenti stradali per ottenere risarcimenti.
A ottobre, 2 mila dei libretti rubati a Enna erano stati recuperati dai carabinieri della compagnia di Marcianise, nel Casertano, nell'ambito di un servizio di osservazione e pedinamento a carico di tre campani, che erano in possesso, all'interno della macchina, di due plichi con 100 certificati di proprietà in bianco. Grosse novità però sono state scoperte sabato mattina dalla Polizia stradale di Cassino, in provincia di Frosinone, nel Lazio. Gli agenti hanno infatti rinvenuto numerose polizze assicurative e alcune carte di circolazione con apposti tagliandi di trasferimento di proprietà falsi.
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