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Tagli a Piazza, a rischio anche la sede della polizia

Il sindacato Siulp lancia l’allarme: l’immobile non è adeguato e la norma prevede la cancellazione dei presidi che non hanno i requisiti richiesti

PIAZZA ARMERINA. La sede «condominiale» del commissariato di polizia «non risponde ad alcuno dei parametri minimi richiesti» ed è «inadeguato» alla normativa in vigore. E senza una nuova struttura il commissariato potrebbe finire prima o poi risucchiato dalla spending review ed essere cancellato dalla cartina provinciale. A manifestare forti preoccupazioni in questa direzione è il Siulp, il sindacato maggioritario di polizia, che ha ottenuto un sopralluogo conoscitivo nei locali di via Manzoni di Ivan Paci, segretario del ministro dell'Interno Angelino Alfano. Contatti ministeriali erano stati avviati dal Siulp Sicilia, attraverso il segretario regionale siciliano Alfio Ferrara.

Ad accompagnare lo stretto collaboratore del ministro Alfano nella sede del commissariato l'ispettrice Sonia Cavallo, segretario generale del Siulp ennese: «Nella più generale ottica di spending review che prevede già la chiusura di numerosi presidi di polizia sull'intero territorio nazionale, un ufficio di polizia che non possa definirsi, suo malgrado, efficiente, potrebbe andare incontro alla chiusura». «Non potevamo rimanere sordi al grido d'allarme di poliziotti e cittadini, il commissariato da anni è ospitato in un immobile non adeguato», aggiunge Cavallo.

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