ENNA. Gli effetti della crisi economica si ripercuotono adesso pure sulle proprietà immobiliari delle famiglie e delle imprese, sempre più costrette a vendere, o cedere all'asta per pagare i debiti, i propri beni. Dopo le raffica di cartelli "vendesi" disseminati in giro per la provincia, che riguardano appartamenti o case singole, ora torna a salire anche il numero delle cosiddette vendite "coattive", tornato quasi ai livelli di tre anni fa. Il numero delle aste in corso è passato da 135 a 144 nel giro di sei mesi, con un incremento pari al 6,7 per cento rispetto allo scorso luglio. Sono perlopiù appartamenti, appezzamenti di terreno, garage e fabbricati rurali, ma ci sono anche aziende fallite e opifici. È proprio grazie a un'asta giudiziaria che, pochi giorni fa, l'amministrazione di Gagliano Castelferrato ha comprato all'asta i capannoni della Nuova Intesa, 24 mila metri quadrati sede della fabbrica tessile, che chiuse a metà degli anni '90 lasciando senza lavoro oltre cinquanta operaie. Dopo vari ribassi, i capannoni sono costati 226 mila euro. E serviranno, ha spiegato il sindaco Salvo Zappulla, a creare un parco fotovoltaico e un'area artigianale. ALTRE NOTIZIE SUL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA OGGI