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Violenza sessuale e maltrattamenti,
slitta la sentenza per un manovale

Fissata per il 23 febbraio la requisitoria per l’imputato, accusato anche di sfruttamento della prostituzione

ENNA. Si è chiusa ieri mattina, con un rinvio tecnico al 23 febbraio per le richieste e la sentenza, l'istruttoria dibattimentale del processo a carico di A.B., manovale quarantenne di Enna imputato per violenza sessuale, maltrattamenti e sfruttamento della prostituzione ai danni dell'ex convivente. Secondo l'accusa, avrebbe sottoposto la sua convivente a violenze psicologiche, minacce e crudeli aggressioni, come l'assurda morbosità di violentarla usando un martello.

Ieri mattina in aula sono state depositate le trascrizioni delle intercettazioni, eseguite nell'ambito dell'indagine, condotta dagli agenti della Squadra Mobile, e poi i giudici del Collegio penale, presieduto da Giuseppe Tigano, giudici a latere Alessandra Maira e Marco Minnella, hanno dichiarato l'istruttoria chiusa e rinviato per la requisitoria del Pm. L'imputato è difeso dall'avvocato Gianpiero Cortese. Dell'operaio edile non si rendono note le generalità per esteso per non rendere identificabile la vittima e i suoi bambini. La donna si è costituita parte civile, assistita dall'avvocato Biagio Scillia. L'operaio era stato arrestato ai domiciliari, due anni fa; e scarcerato un mese dopo.

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