ENNA. Accusa il marito di averla ripetutamente picchiata ma poi, al momento di confermare le accuse in Tribunale, ritratta e dice di essersi inventata tutto. E così adesso lui viene prosciolto con formula piena dal Tribunale di Enna e lei rischia di rispondere di falsa testimonianza. Il Tribunale di Enna ha assolto con formula piena T.L., pregiudicato di 47 anni, difeso dall'avvocato Sinuhe Curcuraci, dalle accuse di maltrattamenti, minacce e violazione della sorveglianza speciale. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico di Enna Vittorio Giuseppe La Placa, che ha accolto, anche alla luce della testimonianza della donna, le argomentazioni della difesa. L'imputato era accusato di aver colpito ripetutamente la moglie a calci, pugni e schiaffi, per motivi banali, di averle impedito di acquistare nuovi abiti, di averle chiesto ripetutamente somme di denaro, e di aver continuamente minacciato di fare del male sia a lei che alla figlia; rendendo dolorosa e avvilente la vita familiare. L'altra imputazione era un'ipotesi di minaccia. In un'occasione, lui le avrebbe detto: «Qualche giorno ti prendo e ti butto dal balcone, oppure ti infilo dentro un sacco e ti vado a buttare in campagna».
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