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Blitz dei Nas a Piazza Armerina: «Pasti per migranti cucinati in un garage»

Al termine del sopralluogo effettuato col personale dell’Asp il locale è risultato senza autorizzazione sanitaria e privo di ogni requisito igienico-sanitario

PIAZZA ARMERINA. Pasti per i migranti pakistani ed un asilo preparati in un garage senza autorizzazione sanitaria e privo di ogni requisito igienico-sanitario. Queste le accuse dei carabinieri del Nas di Catania nei confronti di un laboratorio di cucina e deposito di alimenti in seguito all’ispezione effettuata con il personale dell’Asp di Enna. Il controllo ha riguardato un esercizio che aveva convenzioni per le forniture di pasti sia con un asilo piazzese che con una struttura che ospita extracomunitari. Al momento del sopralluogo i militari hanno individuato un laboratorio-cucina quale “ristorazione collettiva” e chiesto la relativa documentazione.

Il titolare, assistito dal legale Gaetano Di Dio, avrebbe esibito al personale intervenuto la Dia sanitaria trasmessa al Suap del Comune, indicante la modifica di impianti, attrezzature e aggiornamento della pianta planimetrica, allegando alla stessa l’integrazione del ciclo di lavorazione, documento nel quale dichiarava che l’attività prevalente dell’azienda alimentare era quella di bar con somministrazione di alimenti e bevande, mentre come attività secondaria si occupava anche di fornitura di pasti ad enti, istituzioni ed aziende che ne facessero richiesta. Dichiarava, inoltre, che i pasti preparati e da fornire all’esterno sarebbero stati realizzati in tempi diversi da quelli della normale attività di bar. Sarebbero emerse forti difformità tra quanto constatato ed i documenti presentati, così come nella planimetria. Da qui la chiusura del solo locale cucina ed annesso deposito e notificati gli illeciti amministrativi da parte dell’Asp.

 

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