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Enna, abusi d'ufficio al Comune: l'inchiesta si allarga

Il procedimento è sulla bocca di tutti dallo scorso aprile, quando furono notificate dieci informazioni di garanzia nei confronti di politici e tecnici, tra cui il sindaco Garofalo

ENNA. Ci sarebbero nuovi indagati, almeno due, per l’inchiesta della Procura di Enna sui presunti abusi d’ufficio al Comune. I loro nomi, che non si conoscono ancora, andrebbero ad aggiungersi ai dieci che dalla scorsa primavera sono iscritti sul registro degli indagati, tra cui figura anche il sindaco Paolo Garofalo, oltre a vari ex amministratori, tecnici, ex componenti dei nuclei di valutazione dell’ente e un docente. In realtà però il numero degli indagati potrebbe anche scendere, perché per alcuni si potrebbe andare verso un possibile proscioglimento già in istruttoria.

Dopo l’interrogatorio di quanti hanno chiesto di essere sentiti dai sostituti procuratori che coordinano l’inchiesta, Ugo Rossi e Francesco Rio, dunque, sarebbe stato aperto un nuovo filone. Non è chiaro quali accuse abbiano retto e quali siano cadute, sta di fatto che per il momento la Procura, se le indiscrezioni fossero confermate, non avrebbe ancora ufficializzato la decisione se esercitare, o meno, l’azione penale. Teoricamente, anzi, si potrebbe tornare indietro verso l’emissione di un nuovo avviso di conclusione delle indagini. Questo è ciò che trapela da indiscrezioni.

Per i particolari, per le notizie su eventuali proscioglimenti o anche solo per capire per chi, l’inchiesta, continuerà, si dovranno attendere i nuovi atti depositati dalla Procura. Il procedimento, si ricorda, è sulla bocca di tutti dallo scorso aprile, quando furono notificate dieci informazioni di garanzia nei confronti di politici e tecnici, tra cui il sindaco Garofalo.

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