ENNA. Secondo i carabinieri, avevano l’aria sospetta, ad allontanarsi con passo spedito da una corte privata a Costa Masnaga, in provincia di Lecco, in piena notte. E alla fine i militari ci avevano visto giusto, considerato che hanno concluso il loro servizio di perlustrazione con l’arresto. A finire in manette per furto aggravato sono due ennesi, Francesco Costanzo di 51 anni e Maurizio Piazza di 48. I due, che da qualche tempo risiedono al Nord, secondo i carabinieri sarebbero disoccupati e già noti alle forze dell’ordine. Per gli inquirenti, avevano appena rubato poche decine di euro dalla cassa del negozio «Lola Acconciature Donna», in piazza San Rocco, nella cittadina della provincia lecchese.
In sostanza, stando sempre alla tesi dei carabinieri, avevano da poco forzato la finestra con degli arnesi da scasso. Erano le tre di notte. E appena hanno visto la pattuglia dei militari, si sono messi a correre, ma i carabinieri li hanno intercettati e per loro è scattato l’arresto. Secondo quanto riferito dagli investigatori lombardi, con sé avevano quattro cacciaviti di varie misure, comunque piuttosto voluminosi, una chiave a pappagallo, forbice e un altro arnese con nastro isolante nero e lama seghettata: si tratterebbe di uno “spadino”. È bastato fare due più due agli investigatori per ipotizzare che fosse appena avvenuto un furto in un negozio della zona. Così sono andati a controllare e hanno scoperto la finestra forzata del negozio, a breve distanza da dove avevano intercettato i due. All’interno, qualcuno aveva rubato pochi spicci dalla cassa. Per queste ragioni è scattato l’arresto. I militari hanno portato gli ennesi alla camera di sicurezza della compagnia di Merate, in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto in flagrante, che avverrà quasi certamente oggi stesso dinanzi al Gip del Tribunale di Lecco. Costanzo attualmente risiede a Como, mentre Piazza a Verano Brianza. I carabinieri sottolineano che l’arresto è arrivato nel corso di un servizio di pattugliamento per il controllo del territorio, che si rende necessario per prevenire i reati predatori nelle zone residenziali e commerciali del Nord, e della Lombardia in particolare.
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