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Ancora un caso di brucellosi in un allevamento nell'Ennese

ENNA. Nuovo allarme per la brucellosi bovina: un focolaio è stato scoperto dai veterinari all'interno di un allevamento di contrada Gelsi Soprana a Enna.  Per questo il sindaco Paolo Garofalo ha ordinato il sequestro dell'intera mandria e la distruzione dei feti e degli "invogli fetali" degli animali presenti nell'allevamento, oltre che dei vitelli nati morti o morti subito dopo la nascita. Non sarà necessario abbattere gli animali ammalati, perché non è richiesto dalla profilassi per questo genere di malattia. Si mantiene alta l'allerta, dunque, nonostante negli ultimi mesi siano rientrati decine di allarmi analoghi e benché sia un buon momento, in generale per il contrasto delle cosiddette "zoonosi": negli ultimi mesi decine di allevamenti sono stati sbloccati dalle prescrizioni relative, appunto, a brucellosi e tubercolosi. Dunque in questo caso c'è ancora un allarme, anche se gli esperti sottolineano che non ci sono rischi per i consumatori: difficilmente la brucellosi può essere contagiata all'uomo; e quella bovina, in particolare, non ha conseguenze letali per gli esseri umani. In contrada Gelsi Soprana è il primo focolaio individuato negli ultimi anni. 

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