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Leonfortese morta dopo il parto cesareo, al via il processo

Gabriella Gallo che perse la vita a Palermo, dopo aver dato alla luce il suo terzo figlio al Branciforti Capra: alla sbarra due medici e un anestesista

ENNA. Entrerà nel vivo domani mattina al Tribunale di Enna il processo per omicidio colposo, col rito ordinario, per la morte di Gabriella Gallo, la giovane madre leonfortese che perse la vita a Palermo, dopo aver dato alla luce il suo terzo figlio in un parto cesareo, a Leonforte, nel marzo del 2011. Gli imputati sono i ginecologi S.C. e P.F. e l'anestesista rianimatore M.P.. Il processo si celebra dinanzi al giudice monocratico Vittorio Giuseppe La Placa, che alla scorsa udienza, l'anno scorso, ha incanalato il processo e accolto l'elenco delle testimonianze da acquisire al dibattimento. Sono decine, indicate in varie liste che potrebbero anche sfoltirsi, eventualmente, nel corso del dibattimento. I ginecologi sono difesi dall'avvocato Luigi Tosetto, l'anestesista dall'avvocato Giovanni Palermo.

In aula è presente come parte civile, assistita dagli avvocati Giuseppe D'Acquì e Agostino Mongioj, la famiglia di Gabriella. È uno dei due processi disposti dalla magistratura per la tragica morte della giovane. L'altro, con il rito abbreviato, si è chiuso in primo grado con una condanna e due assoluzioni piene, emesse dal giudice Luisa Maria Bruno. A esser stato condannato per omicidio colposo è stato un anestesista, che ha preso in primo grado un anno e quattro mesi, mentre sono stati assolti un altro ginecologo e un chirurgo.

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