Enna

Sabato 23 Novembre 2024

Gli fanno una radiografia senza togliere la tuta: «Non erano fili di sutura ma attrezzi di lavoro»

ENNA. Casca dalle scale mentre controllava una presa elettrica, il dolore al ginocchio è lancinante e siccome poco prima di Natale ha subito un intervento all'arto, i colleghi di lavoro lo accompagnano al Pronto soccorso dell’Umberto I dove dopo un'attesa di qualche ora lo spediscono in Radiologia, cosa che accade sempre più spesso per via di una dilagante medicina difensiva e senza denudare la zona interessata, come appare chiaramente dalla radiografia in questione, lo sottopongono all'indagine dovuta senza toglierli i pantaloni da lavoro. Quelli classici, blu con i tasconi laterali e le cerniere. Proprio in quelle tasche, il 33enne fa l'elettricista, conserva gli utensili da lavoro. In questo caso c'erano solo del filo e una penna probabilmente a scatto, l'immagine mostra anche una molla. Ancora altre ore di attesa per aspettare solo il referto, che lo stesso ragazzo mostra nel reparto di Ortopedia, perché gli viene segnalato la presenza di filo nei tessuti molli (saranno residui dei punti di sutura?). Dopo qualche minuto di tensione si ristabilisce la verità nessun residuo solo un esame svolto male. Un errore umano che non ha creato nessun problema al paziente ma di certo non ha fatto chiarezza sulle condizioni del suo ginocchio. L'episodio è accaduto a fine gennaio e siamo andati a chiedere spiegazioni al primario Gaetano Alberghina che è estraneo all'accaduto, non ha eseguito né la radiografia né scritto il referto. A lui abbiamo chiesto se la procedura messa in atto fosse stata corretta. Lui è caduto dalle nuvole. «No non è quella corretta, la buona tecnica prescrive di denudare la parte da sottoporre a radiografia», non ha esitato a rispondere. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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