ENNA. Un albero caduto in piazza Mazzini, nel cuore del centro storico, e detriti caduti in via Pergusa. Non si sono registrati grossi danni, ma viene mantenuta alta l'allerta nel capoluogo e in provincia per il maltempo che da martedì pomeriggio ha fatto capolino sulla Sicilia con forti venti di scirocco e precipitazioni intense a carattere temporalesco. I vigili del fuoco del comando provinciale e delle compagnie sono stati costretti a effettuare numerosi interventi, tra la città e Enna bassa. E tra le azioni dei pompieri si segnala per l'appunto ciò che è avvenuto martedì pomeriggio in piazza Mazzini, di fronte al Duomo, nella zona alta di via Roma, dove nella nebbia i pompieri hanno dovuto mettere in sicurezza l'area per la caduta di un grosso albero, che ha anche rischiato di colpire alcune auto che si trovavano posteggiate in zona. Lo stato di allerta sino al tardo pomeriggio di ieri era ancora alto, dopo l'allarme per il rischio idrogeologico lanciato dal servizio meteorologico dell'aeronautica militare e circolato a partire da martedì. Una situazione destinata a rientrare nelle prossime ore, ad ogni modo i maggiori disagi si registrano per quanto riguarda la viabilità.
Nelle strade di collegamento tra i vari centri della provincia, la neve delle scorse settimane, prima, poi la pioggia delle ultime ore, hanno provocato frane e avvallamenti. Buche si segnalano sulle principali strade di Enna bassa, in particolare in via Leonardo da Vinci e via Unità d'Italia, ma anche su alcune strade statali che interessano Enna, ovvero la 121 (la "catanese" Enna-Leonforte) e la 560 "pergusina", anche se va sottolineato che l'Anas ha già disposto degli interventi su varie strade che attraversano il territorio ennese. Frane anche nelle provinciali. Non ha retto a tratti il manto stradale della provinciale 21, che dall'uscita di Agira dell'A19 porta alla città che diede i natali allo storico Diodoro Siculo e apre anche all'accesso verso la zona nord di Gagliano Castelferrato, Troina e Cerami. I vigili del fuoco, si diceva, sono dovuti intervenire in vari centri dell'Ennese.
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