ENNA. Lo hanno trovato morto in campagna, alla periferia del paese, e hanno pensato che fosse caduto e che il decesso fosse stato provocato da un malore. Così i familiari hanno chiamato un medico ed è stato disposto il trasferimento all'obitorio comunale di Barrafranca.
Solo una volta qui, però, si è compreso che in realtà era stato ucciso Giuseppe Zagarella, 68 anni, pastore di Barrafranca. L'uccisione sarebbe avvenuta a colpi d'arma da fuoco alla testa, anche se attualmente ancora non è chiaro quale sia l'arma che ha sparato. L'anziano, sposato e padre di tre figli, non aveva alcun tipo di precedente penale; anzi è descritto da tutti come una brava persona, al di sopra di ogni sospetto, la cui scomparsa getta nello sconforto parenti e amici.
Il suo delitto è un giallo dalla difficile soluzione, su cui lavorano i carabinieri della stazione barrese, diretti dalla compagnia di Piazza Armerina e coadiuvati dal nucleo investigativo e dal reparto operativo del comando provinciale ennese. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Enna. L'omicidio è avvenuto nella campagna di Zagarella, in contrada Moli. Il cadavere è stato rinvenuto nel pomeriggio di sabato, ma i carabinieri sono stati avvertiti e sono potuti entrare in azione solo attorno alle 20.
Le prime notizie così sono trapelate alle 23,30. Per il momento gli inquirenti stanno indagando a 360 gradi per cercare di risalire alle possibili ragioni di un delitto che si presenta come un enigma. In piena notte sono già in corso gli interrogatori in caserma. Il delitto è avvenuto in un freddo sabato di febbraio, in cui a Barrafranca ha piovuto praticamente tutto il giorno.
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