PIAZZA ARMERINA. Bene la differenziata nella città dei mosaici, ma il centro urbano rimane un mosaico di micro-discariche alla mercé dei flash dei turisti. Un gruppo di imprenditori, commercianti e cittadini ora dice basta, utilizza l’arma dei social network per pubblicare decine e decine di foto di rifiuti sparsi per le vie del centro storico e delle contrade armerine e denuncia lo stato di degrado in cui versa la città. L’8 aprile una delegazione incontrerà il vicesindaco Giuseppe Mattia, con l’obiettivo prioritario di chiedere un serio giro di vite nella repressione dei comportamenti di chi non si adegua alle regole della raccolta differenziata. Dalle associazioni, i comitati di quartiere e i cittadini si rincorrono le proteste di chi chiede maggiori controlli da parte dei vigili urbani per sanzionare le violazioni che ogni giorno sono sotto gli occhi di cittadini e turisti, quest’ultimi in aumento in questa fase iniziale della nuova stagione turistica. La situazione è paradossale. In pratica gli utenti piazzesi hanno già raggiunto la soglia importante del 60 per cento di raccolta differenziata, la società Tekra che si occupa dei rifiuti cerca di fare il suo meglio, gli operatori ecologici sono impegnati sul campo. Ma la città appare incredibilmente sporca, con buste di plastica abbandonate in ogni angolo e l’azione del vento e dei cani randagi che fa il resto. E questo per colpa di chi non vuole proprio saperne di differenziare i rifiuti e conferire giornalmente la spazzatura in base al calendario settimanale. Ma anche per colpa di chi dovrebbe far rispettare le regole e non incide in modo concreto sui trasgressori. Lo dicono tutti, nelle commissioni consiliari, nelle riunioni istituzionali, nelle telefonate di protesta agli uffici comunali e a quelli della Tekra. Soltanto che le armi utilizzate per combattere le violazioni appaiono spuntate. Le 21 telecamere del circuito di videosorveglianza comunale “Piazza Sicura” non vengono impiegate per lo scopo, la vigilanza dei vigili urbani è molto blanda, le campagne di informazioni sono quasi del tutto assenti. E poi si assiste a qualche turista che oltre a fotografare i monumenti indirizza il proprio obiettivo alla spazzatura.