GAGLIANO. Inattiva da 15 anni e mai messa in sicurezza, venerdì scorso, il Nucleo operativo provinciale del Corpo forestale ha apposto i sigilli, su delega del sostituto procuratore Fabio Scavone, alla discarica comunale di contrada San Bartolomeo. Il percolato mai rimosso ha inquinato le falde acquifere come dimostrano le analisi effettuate dall’Arpa di Enna. L’indagine è contro noti e nel registro degli indagati è iscritto un dirigente comunale.
Oltre agli aspetti legati all’inquinamento ambientale e alla mancata messa in sicurezza del sito l’indagine sta valutando anche aspetti amministrativi, gestionali e autorizzativi del sito attraverso accertamenti nei competenti dipartimenti e assessorati regionali. Il sequestro preventivo è la diretta conseguenza di una indagine, avviata circa un anno fa, dal sostituto Scavone per verificare lo stato dei siti dismessi di stoccaggio dei rifiuti nella zona nord della provincia di Enna e in particolare per controllare le procedure di messa in sicurezza. L’indagine è ancora in corso e i dati che trapelano sono pochissimi.
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