ENNA. Il suo incubo ricorrente si materializzava sotto forma di squilli e messaggini sul telefonino, a ogni ora. Era un’immagine nell’ombra, all’interno di una macchina che si appostava a breve distanza e la pedinava durante giorno. E una presenza inquietante dietro la porta di casa, nel cuore della notte, in più occasioni, a chiedere di “aprire”. Il tutto sarebbe andato avanti per mesi, da gennaio a ottobre del 2012, dopo che lei, ignorando ciò che sarebbe accaduto, gli aveva affidato alcuni lavori edili da svolgere a casa sua.
Adesso è stato condannato per stalking un operaio ennese, F.D., un marito e un padre di 49 anni, che si era invaghito di quella giovane. La vittima ha vent’anni meno di lui (quando questa storia ebbe inizio, lei ne aveva 27). Per lui, era diventata un’ossessione. A un certo punto il Tribunale ha dovuto ordinare il divieto di avvicinamento a quella giovane. È stata proprio la ragazza a sporgere denuncia, raccontando ai carabinieri della stazione di Enna di aver conosciuto quell’uomo perché doveva svolgere dei lavori per conto suo. Ha aggiunto che poi, alla fine dei lavori, lei lo ha regolarmente pagato, ma all’improvviso lui avrebbe cominciato a fare delle avance.
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