ENNA. Se al Pronto soccorso le persone rimangono sulle sedie a rotelle e in barella per mancanza di spazio, nelle stanze in Ortopedia, al quinto piano dell'ala nuova dell'Umberto I si sentono volare perfino le mosche, tanto è il silenzio. Non ci sono più ammalati? Niente a fatto, non si effettuano ancora ricoveri programmati e tanto meno interventi di particolare complessità. Poco o niente e cambiato da febbraio quando per mancanza di medici si era diffusa erroneamente la notizia che il reparto fosse chiuso. Chiuso non è, ma di certo va a regime ridotto. I medici in turno sarebbero infatti solo due, tra i quali anche il primario Campisi che sarebbe dovuto andare in pensione. Varcata la soglia del "reparto giallo", si sente bisbigliare solo un medico con un infermiere è così palese il ridotto lavoro in traumatologia, fino a qualche mese fa quando ancora c'era in servizio Arcangelo Russo le persone minacciavano di incatenarsi per essere operate in fretta e dal medico, che oggi metà del reparto è stato temporaneamente destinato a ospitare la Pediatria che ci sta un po' strettina ( dieci posti letto in tre stanze ed armadietti lasciati nei corridoi). Sospesa o quasi anche l'attività operatoria se non per operazioni al femore e qualcuno all' anca e qualche urgenza per tutto il resto i poveri malcapitati sono dirottati se va bene (e giustamente) in provincia, nelle altre strutture ospedaliere dell'azienda sanitari altrimenti via per Catania o Palermo come ha raccontato qualcuno amareggiato.