ENNA. È atteso nelle prossime ore dal Tribunale di Libertà di Caltanissetta il primo verdetto collegiale sul caso di Giovanni C., il ventiquattrenne ai domiciliari dalla sera del 21 aprile scorso, quando è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile e della sezione Volanti della Questura dopo aver accoltellato la sua ex. Secondo la polizia e la Procura, lui ha tentato di strangolare la ragazza e l'avrebbe pure colpita brutalmente, prima di sferrare una coltellata con cui, fortunatamente, l'ha centrata solo a un braccio. Per questo è accusato di tentato omicidio. Ma secondo la difesa, che ha fatto ricorso e che l'altro ieri mattina ha ribadito le proprie ragioni in udienza, dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame, invece, l'accusa dovrebbe essere derubricata a lesioni personali e il giovane dovrebbe essere liberato dai domiciliari. Per la difesa, che contesta in parte anche la ricostruzione dei fatti emersa sinora, non ci sarebbero i presupposti per il tentato omicidio. Da qui l'impugnazione dei gravi indizi e delle esigenze cautelari che hanno imposto i domiciliari. Di tutt'altro avviso è stata invece la Procura.