ENNA. Sarà un processo a porte chiuse, con decine di testimoni e una possibile battaglia di perizie – già preannunciata, in parte, durante l’udienza preliminare – sulle modalità di interrogatorio dei due ragazzi che sarebbero stati al centro delle “attenzioni” dell’imputato. Si è aperto con l’ammissione dei mezzi istruttori, delle liste dei testimoni e con la fissazione della prima udienza di merito, per il prossimo 21 settembre, il processo a carico di uno psicomotricista di 48 anni, che vive fuori provincia, di cui non si pubblicano le generalità per non far identificare i minori o lo stesso centro, che si è costituito parte civile. Le accuse sono corruzione di minore e violenza sessuale aggravata ai danni di due ragazzini che frequentavano la struttura di riabilitazione in cui avrebbe commesso gli abusi. Al processo sono state confermate le costituzioni di parte civile delle famiglie delle due presunte vittime e del centro per riabilitazioni psico-motorie, come detto, dove sarebbero avvenuti gli episodi oggetto dell’inchiesta.