ENNA. Avrebbe reso la vita impossibile alla moglie, maltrattandola anche con violenze fisiche, oltre che psicologiche, e tornando a casa spesso ubriaco, di sera. Per questo il Tribunale di Enna ha condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione un pregiudicato quarantenne, con la grave accusa di maltrattamenti in famiglia. La condanna è stata emessa dal giudice monocratico Giuseppe Tigano, al termine del processo di primo grado che si è chiuso due giorni fa ad Enna. Fonti vicine alla difesa dell’uomo, che è difeso dal penalista leonfortese Ones Benintende, sottolineano di attendere le motivazioni della sentenza per presentare ricorso in appello. I fatti risalgono ad alcuni anni fa, quando fu aperto il procedimento d'ufficio a seguito di un’inchiesta condotta dalle forze dell’ordine. Il condannato, in sostanza, secondo l’accusa avrebbe reso particolarmente avvilente la vita familiare alla moglie e, per certi aspetti, anche ai figli. Condotte che sarebbero emerse nel corso dell'inchiesta e confermate dall'istruttoria dibattimentale, tanto che il giudice ha riconosciuto la responsabilità penale dell’uomo.