ENNA. Niente proroga fino al 31 dicembre per gli Ato rifiuti e quindi da martedì 14 luglio, i carrozzoni che tanto danno hanno fatto in Sicilia debbono fermare la loro corsa. A Palermo ormai non si parla d'altro e l'aut aut imposto dal ministero dell'Ambiente al presidente della Regione Rosario Crocetta, che sperava tanto nell'ennesima proroga fino a fine anno, fa piombare l'intera isola nell'emergenza proprio nel bel mezzo dell'estate.
Se gli Ato vengono fatti fuori le nuove Srr non sono ancora in condizioni, almeno ad Enna, di mettersi in moto. E quindi, come al solito, la patata bollente ricade nelle mani di ogni singolo sindaco. Maurizio Dipietro, avuto notizia, del terremoto annunciato per martedì prossimo si è immediatamente attivato: «Ho interpellato alcune ditte per affidare la gestione della raccolta dei rifiuti in città. Voglio che il servizio non si fermi neppure per un giorno». Secondo i calcoli che a suo tempo il Comune aveva proposto all'Ato rifiuti per i 6 mesi la spesa da mettere in conto potrebbe essere di circa 2 milioni di euro.
L'Ato ha sempre contestato questo conteggio chiedendone oltre 2 milioni e 500 mila euro. Insomma per un anno ballerrebbe più di un milione di euro. Nell'accordo verrà anche inserito l'immediato avvio della raccolta differenziata: «Abbiamo in mente un obbiettivo, arrivare in breve al 35 per cento». Il sindaco utilizzerà un'ordinanza “contingente ed urgente” per affidare il servizio per tre mesi. Poi si vedrà di arrivare fino a fine anno sperando che l'Srr si metta in moto.
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