ENNA. La Procura di Enna ha aperto un’inchiesta sui rilievi mossi dall’Autorità nazionale anticorruzione per l’appalto della realizzazione della nuova, grande, biblioteca dell’Università Kore. Si tratta di un fascicolo “modello 45”, senza indagati né ipotesi di reato, perché questo tipo di procedimento si apre, per definizione, per l’esame di “atti non costituenti notizie di reato”. E anche sulla scorta di alcuni rilievi mossi dell’Autorità – che contestava alla Kore quattro punti, nella gara da 7 milioni e mezzo di euro, finanziati con un mutuo dal progetto Jessica dell’Unione europea, che non sarebbero conformi ai codici sugli appalti – ieri la Guardia di finanza ha effettuato un accesso amministrativo, un atto che le Fiamme gialle hanno disposto autonomamente, come organo di polizia economico-finanziaria, nel cantiere e nella “stazione appaltante”. I finanzieri, in sostanza, hanno controllato fisicamente chi era al lavoro, se ci fossero eventuali subappalti e a quali ditte appartenessero i singoli operai. È un controllo tecnico, che si fa in caso di grosse opere, i cui risultati vengono poi incrociati con la documentazione.