REGALBUTO. Vittorio La Bruna, arrestato dai carabinieri per il tentato omicidio aggravato del tabaccaio F.S., ha patteggiato la pena ad un anno. L’udienza di convalida e il conseguente rito direttissimo si sono tenuti ieri al Tribunale di Enna. Vittorio La Bruna ha ottenuto la sospensione condizionale della pena, dovrà pagare un risarcimento di 5 mila euro al giovane che ha aggredito con una spranga di ferro e una multa di 200 euro. L’aggressione, così come hanno ripreso le telecamere installate all’interno della tabaccheria, è avvenuta nel pomeriggio del 12 agosto. Vittorio La Bruna, 39 anni di Regalbuto, era entrato nella tabaccheria e aveva colpito in testa il tabaccaio diciannovenne che, per sfuggire all’aggressore, si era chiuso a chiave dentro un ripostiglio. E a quel punto La Bruna aveva iniziato a rompere tutto quello che si trovava all’interno del locale. Quindi era scappato. I carabinieri lo avevano poi rintracciato al pronto soccorso dell’ospedale di Biancavilla dove era andato per farsi medicare. Era rimasto ferito dalle schegge di vetro che lui stesso aveva frantumato con la spranga di ferro. I carabinieri, della Stazione di Regalbuto e della Compagnia di Nicosia, hanno accertato che alla base dell’aggressione c’erano motivi futili. In particolare Vittorio La Bruna era intervenuto contro il tabaccaio per difendere il proprio figlio che nei giorni precedenti aveva avuto degli screzi con il giovane esercente. F.S., che non è mai stato in pericolo di vita, se l’è cavata con una prognosi di 10 giorni legata a ferite lacerocontuse alla testa per le quali sono stati necessari 8 punti di sutura. Il giovane dopo l’aggressione era stato soccorso dal 118 e trasferito al pronto soccorso dell’Umberto I di Enna. Mentre La Bruna, dopo il fermo, era stato tradotto nella camera di sicurezza della Compagnia di Nicosia. Da ieri è ritornato libero. (*CPU*)