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Allarme cinghiali, anche Nicosia chiederà lo stato di calamità

NICOSIA. I Comuni madoniti pronti a chiedere lo stato di calamità per l’emergenza cinghiali. Nicosia potrebbe aggregarsi alla loro richiesta per far ottenere risarcimenti alle aziende agricole danneggiate dai suidi che lasciano le riserve naturali alla ricerca di cibo e che la settimana scorsa hanno aggredito un allevatore. È la proposta di Nino Proetto consulente del sindaco Luigi Bonelli in materia di Agricoltura. A quanto pare questa proposta avrà un seguito e ad occuparsene sarà l’Azienda speciale silvo pastorale.

Lo stato di calamità per l’emergenza cinghiali è stato deliberato, lo scorso 10 agosto, dalla giunta regionale siciliana. Il Governo, in quella data, ha anche approvato un disegno di legge da sottoporre all'Ars che con grande velocità è stato recepito e approvato dall’Assemblea e che prevede piani di abbattimento selettivo dei suidi, un incrocio fra cinghiali e maiali selvatici.
“Le misure per mettere un freno alla proliferazione di questi ibridi ungulati che da anni mettono in pericolo le proprietà, le colture e ora anche l'incolumità delle persone – spiega Nino Proetto – adesso ci sono credo quindi che sia il caso di avvantaggiarsene. In particolare ho consigliato al sindaco di chiedere per Nicosia lo stato di calamità assieme ai Comuni delle Madonie che si stanno già attivando. L’obiettivo è quello – sottolinea Proetto – di ottenere degli indennizzi per i danni subiti”. Il sindaco Bonelli ha già dato mandato alla direzione tecnica dell’Azienda speciale silvo pastorale di attivarsi per avanzare la richiesta.

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