ENNA. Ancora polemiche per la nascita a Enna di una facoltà di Medicina straniera nata dall'intesa tra la fondazione Proserpina e l'Università statale «Dunarea de Jos» di Galati, che venerdì hanno entrambe firmato una convenzione con la Regione che si impegna a dare sostegno logistico mettendo a disposizione strutture sanitarie per i tirocini e personale competente. Sulla rete invece non manca l'ilarità suscitata dalla lingua romeno obbligatoria - come ha sottolineato Mirello Crisafulli, amministratore delegato della fondazione - per accedere ai due corsi «Medicina» e «Professioni sanitarie» e per seguire le lezioni almeno in un primo momento si svolgeranno con professori madrelingua dell'ateneo di Galati. A fare un excursus sull'iniziativa che di certo cambierà ancora il volto della città è un membro di «Proserpina» Giuseppe Arena, docente universitario di Diritto privato: ”è stato un iter lungo e complesso quello che ha portato alla realizzazione della facoltà a Enna - spiega - iniziato con la nascita della fondazione tra il 2008 e il 2009. Prima di approdare in Romania - racconta - vi erano stati altri tentativi con Dublino prima e Lisbona dopo, ma i rapporti si erano interrotti soprattutto per l'intervento di atenei siciliani ostili alla nascita di questa realtà internazionale nell'entroterra siculo”.