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Il tredicenne di Barrafranca morto, si attende l'autopsia

Tra 90 giorni la relazione dei medici sulle cause del decesso del tredicenne. Nominati due esperti

BARRAFRANCA. È iniziata poco dopo le due del pomeriggio di ieri l'autopsia svolta sul corpo di Calogero Tropea, il tredicenne di Barrafranca morto domenica sera all'ospedale Umberto I per le conseguenze, secondo l'ipotesi più accreditata, della puntura di una zecca. L'esame autoptico è stato ordinato dal sostituto procuratore Ferdinando Lo Cascio, nell'ambito dell'inchiesta scaturita dall'esposto presentato dalla famiglia del ragazzo. L'inchiesta vede due medici della Rianimazione iscritti sul registro degli indagati, per effetto di un provvedimento che, fanno notare fonti di Procura, in questa fase si configura come un "atto dovuto", a garanzia degli indagati stessi. Indagati che ieri hanno nominato dei difensori di fiducia, gli avvocati Giovanni Palermo e Marcella Polizzotto, che a loro volta hanno designato un consulente di parte, il medico legale Filippo Mendolia.

L'autopsia è stata affidata dal Pm al patologo forense Cataldo Raffino, che ha nominato pure due assistenti, provenienti da altre zone d'Italia, e dal dottore Mario Mangano di Palermo. Nel tardo pomeriggio di ieri i lavori peritali erano ancora in corso e non è trapelato nulla, anche perché per conoscere i motivi del decesso bisognerà attendere l'esito di varie analisi, tra cui fondamentale si potrebbe rivelare l'esame istologico.

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