ENNA. «Le aziende agro-pastorali della provincia di Enna non possono sopportare i costi di un beneficio idrico che risulta incomprensibile e che impone un nuovo sacrificio economico inaccettabile. La richiesta retroattiva di pagamenti di canoni riferibili agli anni 2012-2013 e 2014 peraltro, ancorchè giuridicamente discutibile, crea seri problemi economici alle aziende che si vedono vessate da un'a nuova richiesta in un momento di profonda difficoltà economica». È questo l'appello con cui Luisa Lantieri, deputato regionale di Enna, ha chiesto all'assessore regionale dell'Agricoltura, Rosaria Barresi, un incontro urgente per sedare quella che rischia di diventare una nuova rivolta sociale. L'Assessore ha raccolto la richiesta della parlamentare ed ha incontrato, insieme al Direttore del Consorzio di Bonifica di Enna ed al Commissario dei Consorzi della Sicilia Orientale, una delegazione formata dall'avvocato Ilaria De Simone, in rappresentanza dell'Assoconsumatori e di alcune categorie di produttori e professionisti del territorio. I punti cardine della protesta riguardano prevalentemente tre aspetti: la rilevata e diffusa presenza di errori materiali negli avvisi di pagamento che scadranno a fine settembre e sono già stati trasmessi dal Consorzio di Enna alla Serit per l'esazione; la legittimità nella richiesta di pagamento di canoni con data retroattiva ed in particolare riferibili agli anni 2012-2014; la criticità manifestata riguardo alla reale sussistenza di un beneficio attuale diretto al fondo.