ENNA. In provincia di Enna la "pentola a pressione" della tensione sociale pare che stia ormai per scoppiare. Numerose sono le emergenze occupazionali che coinvolgono migliaia di lavoratori. L'ultima in ordine di tempo i 20 dipendenti del Parco Minerario Floristella Grottacalda, che da ieri mattina sono saliti su una torre del sito minerario dismesso a cavallo tra i territori di Enna e Valguarnera, poichè vantano 5 mesi di stipendi arretrati. E così dopo la proclamazione dello stato di agitazione di martedì da parte Uil e Cobas, ieri mattina l'atto estremo. E il paradosso è che pare che il ritardo dei pagamenti non è dovuto a mancanza della liquidità ma da quella della nomina da parte della Regione del commissario che deve dirigere l'ente. Ieri mattina dopo essere stato informato di quanto stava accadendo, pare che l'assessore regionale ai Beni Culturali Purpura abbia comunicato che entro la giornata odierna sarebbe stato nominato il commissario. Ma i lavoratori di scendere non ne vogliono sentire. Ma nel frattempo la tensione continua ad allargarsi nel settore dei rifiuti dove vige il totale caos. Da sabato scorso un gruppo di 6 lavoratori del centro comunale di raccolta di contrada Venova a Enna, sono in sciopero della fame poiché vantano anche loro 5 mesi di stipendi e dormono all'interno dell'impianto. Martedì scorso due di questi sono stati accompagnati da collegi all'ospedale perchè hanno accusato disturbi. Ma ad oggi però sul fronte pagamenti nulla è cambiato e continuano nella protesta.