ENNA. Un trentasettenne incensurato, L. P., avrebbe violato il sistema informatico di una banca per accreditarsi un bonifico di 1.240 euro, dal conto di un ignaro correntista laziale. Per questo adesso è stato condannato in primo grado a 4 mesi di reclusione e 200 euro di multa, oltre che al pagamento delle spese processuali.
La sentenza è stata emessa, con il deposito contestuale delle motivazioni, dal giudice del Tribunale di Enna Alessandra Maira, in composizione monocratica. Secondo l'accusa, il giovane sarebbe intervenuto sui dati digitali relativi al conto corrente acceso in un'agenzia di Ostia, accreditandosi la somma, su una carta nominativa prepagata di cui era intestatario. I fatti risalgono al 18 luglio 2011.
Per l'imputato, il Pm aveva chiesto una condanna a 1 anno di reclusione e 1.000 euro di multa. Ma il giudice è sceso al di sotto della pena, accogliendo in parte la tesi del difensore dell'imputato, che comunque, come conclusione principale, aveva chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste. Al giovane sono state concesse le attenuanti generiche. In aula non è stato necessario interrogare testimoni, perché sono stati acquisiti gli atti dell'indagine. Tutto scaturisce dalla denuncia presentata dal correntista laziale, che ha controllato l'estratto conto e si è accorto del bonifico di 1.240 euro proprio verso il conto di L. P.
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