NICOSIA. Ancora disservizi al Basilotta. Da oggi chiude nuovamente l’emergenza chirurgica per carenza di personale e questo mentre la Fials medici sta conducendo la sua battaglia per garantire la dignitosa sopravvivenza dell’ospedale messa in discussione dalla pianta organica presentata dal management dell’Asp di Enna. Molte le irregolarità denunciate dal sindacato. «La dotazione organica - spiega Francesco Castelli, segretario provinciale della Fials - deve rispettare decreti e norme, ma la programmazione aziendale non li rispetta. Gli organici - continua - sono sottostimati in tutta l’Asp.
Per quanto riguarda Nicosia il decreto assessoriale prevede il reparto di Salute mentale che la pianta organica ha cancellato, ma anche Terapia intensiva e Utic per le quali la dotazione di personale è pari a zero». Nel decreto assessoriale del 14 gennaio scorso relativo a Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia sia la Terapia intensiva che l’Utic sono previsti. «Non si capisce come le due fondamentali Unità operative complesse - continua Castelli - potrebbero funzionare. Inoltre se non sono previsti medici per Terapia intensiva, è evidente che sarà impossibile la riattivazione del punto nascita di Nicosia entro il 15 dicembre». Nel corso di una riunione tenutasi martedì ad Enna fra i vertici aziendali, i sindacati e le Rsu, la Fials ha rivendicato, con forza, l’attivazione di Terapia intensiva e Utic attraverso la riconversione del personale medico dalla Direzione sanitaria ai reparti.
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