ENNA. Una partita all'insegna della fratellanza e della solidarietà. Così si sono affrontate le due squadre di calcio composte dai detenuti della casa circondariale Luigi Bodenza di Enna e le giocatrici della squadra femminile di calcio a 5 dell'Uisp, in un match che si è disputato nel cortile del carcere. Squadre miste con detenuti a fianco alle calciatrici. Al torneo, denominato «Oltre le mura...» ha partecipato il presidente dell'Uisp, promotrice dell'evento, Vincenzo Bonasera. «È stata una bella esperienza di vita per noi organizzatori, ma anche per le giocatrici, che testimonia come lo sport non ha confini e unisce persone di tutte le nazionalità e le estrazioni sociali - dice Bonasera - Abbiamo giocato con sportivi corretti e con tanta voglia di vivere.
La realtà carceraria, a noi sconosciuta, ci ha impressionato positivamente tanto che abbiamo pensato di attivare tutta una serie di progetti all'interno del carcere. Tra questi i corsi di arbitro ai quali parteciperanno i detenuti. Poi la prossima edizione di Vivicittà, in programma il 3 aprile 2016, prevederà una tappa proprio dentro il carcere». «Accogliamo sempre con piacere le iniziative costruttive che giungono dall'esterno - dice il direttore del carcere Letizia Bellelli - Questa è una città che con il suo forte tessuto sociale ha sempre sostenuto la casa circondariale e i suoi ospiti con progetti di valore. Accogliamo con grande piacere le proposte della Uisp che coinvolgono i detenuti in attività sportive. Un'opportunità che ricerchiamo da sempre, certi che lo sport è un percorso educativo importante nel processo rieducativo».
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