ENNA. Un fenomeno in preoccupante crescita, figlio soprattutto della interminabile crisi economica. È quello relativo agli infortuni sul lavoro che nei primi 9 mesi del 2015 in provincia di Enna ha fatto segnare un incremento di quasi un punto in percentuale. I dati su fonte Inail sono stati forniti dall'Anmil, l'Associazione nazionale invalidi e mutilati sul lavoro che ieri ha festeggiato la giornata nazionale per le vittime di infortuni sul lavoro. In valore assoluto nei primi 9 mesi dell'anno sono state aperte 693 pratiche di infortunio a vario titolo presso l'Istituto nazionale infortuni sul lavoro, con una media di oltre 70 al mese. C'è da dire che ancora oggi tanti infortuni in particolare quello che capitano nel mondo del lavoro irregolare non sono registrati. Quindi i numeri reali saranno di gran lunga superiori. E tra l'altro il dato ennese è ancor più preoccupante perchè la provincia di Enna è l'unica delle 9 siciliane che fa segnare un aumento mentre in tutte le altre si è registrata una flessione, come la si registra sia in campo nazionale - 4,14 per cento che regionale - 5,82.
Quindi in provincia si va in controtendenza rispetto al resto dell'isola. Probabilmente la fame di lavoro e commesse, che c'è costringe le imprese ma anche i singoli lavoratori a «stracciare» i prezzi degli appalti e commesse e quindi poi per rientrare nei cosi la prima cosa che si taglia sono i costi sulla sicurezza. Tra l'altro in provincia di Enna in questi primi nove mesi dell'anno si sono registrati anche 2 infortuni mortali, rispetto ai 51 complessivi in tutta l'isola dove complessivamente si è registrato un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 15,33 per cento. Per quanto riguarda invece la richiesta di malattie professionali la provincia di Enna in questi 9 mesi del 2015 si trova agli ultimi posti per incremento di crescita, ben 149 con un incremento del 18,25 per cento maggiore sia della media nazionale che è del solo 2,50 per cento di quella regionale del 15,59 per cento.
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